Donnine che incantano

Mostri fuori e dentro di noi. L’immaginario e il surreale, il pensiero e la realtà, la facciata e la verità. Donnine curate, glamour, romantiche come i fidanzatini di Peynet, si fanno strada nel mondo dell’arte. Un po’ mistero, un po’ manequinn, un po’ cartone animato stile Candy Candy, la donna di Daria Piromalli è il volto pensante della post modernità.

Con “Mostri sopra le nostre teste”, si inaugura alla Tag Art Shop Gallery di Reggio Calabria, la prima personale della reggina Daria Piromalli, fuggita dal mare dello Stretto per rifugiarsi al Naba (Nuova Accademia delle Belle Arti) di Milano, dove oggi vive e lavora. Con soli venticinque anni sulle spalle, Daria stessa appare come l’immagine in carne ed ossa delle sue donnine virtuali; non ancora donna, non più bambina. Sono così anche le sue illustrazioni, cariche di una femminilità fresca e ancora acerba, lontana dal modello offerto dai media contemporanei. Alla donna tutta curve, Daria offre l’idea di una donna piena di squisita femminilità, rilanciata dai particolari alla moda o dai grandi occhi languidi, che la dicono tutta sul carattere femminile. Oltre, ci sono i mille pensieri reconditi che da sempre, le donne si portano dietro come eredità; fin dalla nascita un groviglio di responsabilità, di atteggiamenti da reiterare senza far trapelare nulla. Ecco i mostri sospesi sulle nostre teste col taglio alla moda, pronti ad essere annaffiati da angosce e dall’onere di essere donna, per sé e per gli altri.

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